Uomini che odiano le donne
Stieg Larsson
Marsilio
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Quando la storia inizia siamo a Stoccolma, dicembre 2002, a ridosso di Natale: Mikael è appena uscito con le ossa rotte da un processo che lo vede condannato a sei mesi di carcere per diffamazione nei confronti del potente finanziere Wennerström. Per evitare che la sua condanna, che ha suscitato uno scalpore enorme nel mondo giornalistico, si ripercuota negativamente nei confronti della rivista di cui è proprietario, Mikael si autosospende da Millennium nonostante i suoi soci non siano molto d'accordo nello scaricarlo anche solo apparentemente.
Nel frattempo, dall'altra parte della Svezia, nell'isola di Hedeby, un vecchio uomo d'affari in pensione da tempo, Henrik Vanger, dopo aver ricevuto per posta il quarantesimo fiorellino incorniciato che gli viene recapitato annualmente per il suo compleanno da quando la sua famiglia è stata funestata dalla scomparsa di Harriet, la sua nipote prediletta (figlia del suo fratello defunto), decide di non voler morire senza prima aver saputo che fine abbia fatto la sua pupilla, scomparsa da Hedestad quarant'anni prima senza lasciare traccia.
Il terzo filone della storia riguarda Lisbeth Salander, una giovanissima e apparentemente semianoressica ed asociale hacker che lavora per la Milton Security, un'azienda che si occupa di sistemi di sicurezza per la sua clientela ma che, tra i vari servizi offerti, reperisce informazioni su persone o aziende. Lisbeth, la ricercatrice punta di diamante della Milton Security, a causa dei suoi trascorsi è affidata ad un tutore col quale tutto sommato si trova bene; improvvisamente costui non può più occuparsi di lei poiché è stato colpito da un ictus, pertanto viene "affidata" ad un nuovo tutore, il viscido avvocato Nils Bjurman, che si manifesterà al lettore come il primo uomo che odia le donne, nei confronti del quale Lisbeth, da vittima, si trasformerà in carnefice, riappropriandosi così della sua vita e della sua autonomia.
Le storie di questi tre personaggi e di tanti altri ancora si intrecceranno fin quando la storia si dipanerà mostrando tutta una serie di uomini che odiano le donne da una parte, e dall’altra donne capaci non soltanto di ribellarsi alla violenza usata nei loro confronti dagli uomini, ma anche di riprendere in mano la propria vita, nonostante tutto.
Stieg Larsson non ha avuto la buona sorte di vedere pubblicato questo romanzo né gli altri due, La ragazza che giocava con il fuoco e La regina dei castelli di carta che compongono la trilogia Millennium (stesso nome della rivista della quale Blomkvist è proprietario) e questa credo sia una delle ragioni per cui il romanzo sembra essere stato pubblicato "grezzo", senza tagli e modifiche necessari, con una serie infinita di spunti, alcuni portati avanti e altri no.
Ho la sensazione che il romanzo sia stato pubblicato così come risultava essere nella sua ultima versione, magari con qualche aggiustatina ma non sostanziale, e voglio anche pensare che se Larsson fosse rimasto in vita per poter vedere pubblicata la sua opera, probabilmente il romanzo avrebbe avuto una faccia differente. Ecco: in Uomini che odiano le donne è come se ci fossero troppi ingredienti: tutto molto saporito ma forse un po' troppo saporito. Nonostante questo il libro è godibile e ne consiglio la lettura.
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© advenimiento
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