Colpi di Penna - Recensioni di libri: Il mondo come io lo vedo - Albert Einstein

domenica 17 marzo 2019

Il mondo come io lo vedo - Albert Einstein

Il destino dell'umanità civilizzata dipende più che mai dalle forze morali che è capace di generare. La strada che porta a uno stato felice passa ovunque attraverso la rinuncia e l'autolimitazione. Da dove può venire la forza per realizzare tale processo? Solo da coloro che in gioventù hanno avuto la possibilità di fortificare le menti. Per questo, noi della generazione più vecchia, guardiamo a voi e speriamo che tenderete con tutta la vostra forza a ottenere quello che a noi è stato negato. 

Genere: Saggi filosofici, Fisica
Editore: Newton Compton - pagine 128
Listino: €3.31

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Albert Einstein è stato una figura di spicco della scienza del '900, forse uno dei più illustri scienziati dell'epoca moderna e della fisica in generale. Figura bizzarra e controversa, Einstein si è guadagnato un posto nella storia della fisica con la sua Teoria della relatività. I suoi studi hanno cambiato radicalmente il volto della scienza moderna, rompendo con i precedenti paradigmi e hanno controbuito ad accrescerne la fama, tanto da farne un'icona pop conosciuta in tutto il mondo.

Einstein il genio, lo scienziato, ma anche ebreo perseguitato dai nazisti e non ultimo, Enistein l'uomo libero, il pensatore e filosofo del proprio tempo, un aspetto quest'ultimo che forse in pochi si sono presi la briga di indagare. È proprio dalle pagine di questo libro, Il mondo come io lo vedo, - pubblicato in Germania per la prima volta nel 1934 e subito tradotto in inglese con il titolo The world as I see it - che scoviamo il volto nascosto, i pensieri, le sue idee su scienza, società, religione, ma anche dei rapporti col suo tempo, con quel nazionalismo che egli aborriva. Chissà cos'avrebbe da dire Einstein di questo nostro tempo in cui gli spettri del passato si materializzano in nuove forme, in cui la scienza viene messa in dubbio da complottistiche teorie su una terra piatta, o sull'avanzata del neo-nazionalismo dei tempi moderni che mette in pericolo l'unità del popolo europeo di cui egli auspicava un'unione intellettuale per garantire una pace duratura tra i popoli. Certamente avrebbe lottato Einstein, con i suoi meravigliosi strumenti, per tenere viva quella conoscenza che egli amava a dismisura, come una sorta di credo religioso per lui e che egli stesso definiva religione cosmica, ovvero amore per la spiegazione razionale di fenomeni meravigliosi. E, forse, ne avrebbe anche riso, perché Einstein era anche un uomo dalla brillante ironia, come è possibile cogliere a pieno nel simpativo paragrafo intitolato intervistatori

Un libro prezioso, che è anche fotografia di un'epoca gravida di tensioni politiche. Vissuto praticamente a cavallo tra le due guerre mondiali, Einstein ha saputo mantenersi uomo libero, senza mai farsi corrompere dai facili slanci politici dell'epoca, riuscendo a mantenere intatta una ferrea moralità e onestà intellettuale. Forse anche per questo mal visto dall'emergente partito nazista (prima ancora del suo essere d'origini ebraiche), perché da vero uomo d'intelletto Einstein non ha mai smesso di credere al miglioramento della civiltà e al meraviglioso spirito creativo degli uomini, ad una società libera contro ogni forma di apartheid e schiavitù, anche scontrandosi duramente col sentimento popolare e politico dominante nella Germania quell'epoca: troviamo, anche qui, un meraviglioso carteggio tra Einstein e l'Accademia di Prussia. 

Il libro (venduto assieme allo scritto scientifico Il significato della relatività) si compone di quattro parti:  Il mondo come io lo vedo, Politica e pacifismo, Germania 1933 e l'ultima intitolata Gli ebrei. Da leggere, nella speranza che la luce di questo genio del secolo scorso, possa continuare a segnare la strada e la direzione verso cui l'umanità e la civiltà dovrebbero tendere.
A.G. (Redazione)

      

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