" Sono quelli, i fantasmi, che ci circondano, che ci pesano sulle spalle e che non possiamo mai scrollarci di dosso. E non sono solo quelli che abbiamo ereditato dai nostri genitori, ma anche quelli che abbiamo ereditato da noi stessi, dalle nostre azioni e decisioni."
Spettri di Henrik Ibsen è un dramma teatrale in tre atti scritto nel 1881. Nonostante il testo risalga alla fine dell'800, ci sono vari motivi per cui lo si può ritenere attuale (o attualizzabile). Ibsen è spesso considerato il padre della drammaturgia moderna, uno dei pionieri del realismo teatrale. Spettri, come altre opere di Ibsen, affronta tematiche sociali come l'ipocrisia della società borghese, i diritti delle donne, la libertà personale e il tema dell'eutanasia. I personaggi hanno una struttura psicologica complessa, i dialoghi sono svuotati da manierismi ed effetti puramente letterari, preferendo una struttura del dialogo tendente al realismo.
L'opera si compone di soli cinque personaggi (ed anche questo è un fatto rilevante per un testo di quell'epoca) e presenta dei tratti che la rendono ancora oggi più che attuale. La storia si svolge nella casa di Helene Alving, una vedova che sta per inaugurare un orfanotrofio in memoria del defunto marito, il capitano Alving. Helene è assistita dal Pastore Manders, un uomo di rigidi principi morali. Helene ha sopportato per anni un matrimonio infelice con un uomo dissoluto e ha inviato il figlio, Osvald, a vivere all'estero per proteggerlo dall'influenza negativa del padre. Osvald è tornato a casa, ma Helene scopre presto che è afflitto da una malattia ereditaria, contratta a causa delle dissolutezze del padre.
Ibsen mette a nudo l'ipocrisia borghese che nasconde dietro una facciata rispettabile un armadio pieno di turpi segreti. Ogni famiglia/persona ha i suoi scheletri nell'armadio e se questo era vero ieri, lo è ancora di più oggi, in cui tutti cercano di costruirsi "un'immagine social" felice e rispettabile. Centrale all'interno dell'opera è il tema dell'ereditarietà delle azioni umane: gli errori del passato influenzano presente e futuro, come evidenzia Osvald con l'iconica battuta "Le colpe dei padri ricadono sui figli". Questo può essere letto sia nel senso personale di ognuno di noi, ma può avere anche una grande valenza metaforica: si pensi ad esempio agli errori dei padri in materia sociale, economica, ambientale, che oggi gravano sulle nuove generazioni come una pesante eredità non richiesta.
Altre due grandi riflessioni che porta avanti il testo sono quelle sull'emancipazione della Donna e sull'Eutanasia. Helene Alving è straordinariamente moderna nella sua lotta per la libertà personale che sfida le convenzioni sociali e la morale religiosa. Il suo desiderio di indipendenza in un certo senso anticipa quelle che saranno le lotte femministe del XX secolo sull'uguaglianza di genere. Ancora più audace probabilmente è il tema dell'eutanasia, una tematica così delicata che oggi crea profonde e violente contrapposizioni ideologiche. Immaginate dunque di essere un uomo del 1881, leggere Spettri e scoprire che Osvald, affetto da una condizione degenerativa, chiede alla madre, a colei che gli ha dato la vita, di riprendersela questa vita, somministrandogli un'iniezione letale per evitare di vivere in uno stato vegetativo. Un dilemma morale sconvolgente per gli uomini di fine '800, ma un nervo certamente scoperto anche per noi contemporanei, dove il dibattito sul diritto ad una morte dignitosa è sempre più centrale.
In conclusione, "Spettri" di Henrik Ibsen è un'opera teatrale che attraversa trasversalmente due secoli di umanità per arrivare ai nostri giorni quasi intatto nella sua urgenza, nella sua acuta denuncia nei confronti della società e delle sue bieche convenzioni. La profondità dei temi trattati, la complessità dei personaggi e del loro sviluppo psicologico, fanno di Spettri e di Ibsen un nostro contemporaneo.
L'edizione Einaudi di Spettri è disponibile in versione cartacea a €9.50. Spettri è disponibile anche in versione ebook a soli €0.96. Se sei interessato a conoscere Spettri e le altre opere di Ibsen, dai un'occhiata alla raccolta Ibsen - I capolavori di Newton Compton Editori.
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